Lavori

Incubatorio di Bardolino - 2001

Lungo la passeggiata a lago che collega i Comuni di Garda e Bardolino sorge un edificio in cui, anni orsono, operava il centro regionale per la tutela e la sperimentazione della pesca e dell'acquacoltura gestito dall'E.S.A.V.. Quando la struttura è stata acquistata dalla Provincia di Verona, questa ha deciso di effettuare un intervento di manutenzione straordinaria dell'intero complesso.

L'edificio, costruito verso la metà degli anni '60, si trova attualmente in stato di semi-abbandono. È composto da due corpi di fabbrica aderenti ma distinti: uno adibito ad incubatorio, l'altro ad abitazione.

Venne edificato a seguito di licenza di costruzione comunale in data 20/4/66 (su richiesta del Consorzio Obbligatorio per la Tutela della Pesca). I lavori, iniziati il 15/7/66, terminarono il 20/12/66. L'edificio, così come costruito già all'origine, è difforme dalla licenza rilasciata; del resto, all'epoca della sua costruzione non sarebbe occorsa alcuna licenza comunale; inoltre esso è conforme al successivo certificato di abitabilità rilasciato dal Comune il 10/3/67. Non risulta pertanto necessario alcun adempimento amministrativo specifico in merito al progetto inizialmente consegnato.

Pur non presentando particolari segni di degrado, il fabbricato necessita ormai di opere di manutenzione e, soprattutto, di essere adeguato, poiché gli impianti non rispettano i requisiti delle normative vigenti, gli spazi interni non corrispondono alle attuali esigenze di gestione e l'esterno dell'edificio è fatto continuamente oggetto di atti vandalici, soprattutto nelle vetrate ad arco poste lungo la passeggiata.

Si propone la realizzazione di nuovi locali di servizio, quali ufficio e laboratorio e un'ampia sala multifunzione, e principalmente la definizione di nuovi spazi tecnici con adattamento di quelli già esistenti, necessari alla rimessa in funzione dell'impianto di acquacoltura.
All'esterno, la parziale trasformazione dei prospetti del fabbricato si è ritenuta necessaria per un riordino delle facciate.
Nel blocco principale a doppia altezza sono state riposizionate le bucature su entrambi i piani e su tutti i lati, corrispondendo in modo più adeguato alla nuova disposizione interna. Invece l'elemento più basso è stato rivestito con un brise-soleil in legno. La sequenza di tavole, costituenti diaframma con doghe orientate secondo una progressione aperta verso l'alto, protegge dalla luce lo spazio dedicato all'acquacoltura, in modo che l'interno venga illuminato, ma mai da luce diretta. Altra modifica interessa lo spazio esterno di pertinenza dell'edificio, rimodellato per agevolare l'accesso ai due blocchi.

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